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Diffusione libera

Il sito che diffonde la cultura della libera diffusione delle idee, delle invenzioni, delle scoperte e di tutte le opere dell'ingegno umano






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"Diffusione libera" anche per i farmaci

Per esporre questa materia in maniera più coinvolgente, ho composto un dialogo tra Thomas (sostenitore della "diffusione libera") e Gigi (royaltysta). Entrambi i personaggi sono inventati...

- Ciao Thomas, è da un bel pò che non ti vedo, ho visitato il sito di cui mi avevi parlato l'altra volta.

- Che te ne pare Gigi?

- Lascia perdere, ma chi te lo fa fare?!

- Vorrei che si diffondesse la cultura della diffusione libera, che c'è di male?

- C'è che nessuno ti darà retta, sei il solito idealista che vorrebbe che tutte le persone del mondo andassero daccordo tra di loro, collaborando e aiutandosi a vicenda ...bah.

- Guarda che io ho semplicemente parlato di diffusione libera. E poi non sarebbe mica una cosa sbagliata desiderare maggiore collaborazione tra la gente.

- Sì, ma hai anche detto che se in passato avessero brevettato la ruota, il vetro, l'aratro, ecc. oggi la società avrebbe un grado di sviluppo inferiore.

- Non mi credi? Ti faccio un esempio...

- Sentiamo.

- Immagina che un'azienda farmaceutica scopra una medicina che faccia guarire da una terribile malattia come l'AIDS. Ipotizziamo che il costo di produzione sia di una decina di euro ma avendola brevettata ed essendo un bene di primaria necessità per milioni di persone si potrebbe vendere anche a 300 euro. Se per gran parte degli europei, americani, giapponesi, ecc. questa è una cifra tutto sommato abbordabile, per molti africani e asiatici sarebbe impossibile acquistarla. Quindi molte nazioni povere continuerebbero ad essere flagellate da questo virus letale ...e che sviluppo vuoi avere in uno Stato dove la gente ha un'aspettativa di vita di soli 45 anni?

- Vuoi dire che anche le medicine potrebbero essere diffuse liberamente cosicchè possano essere vendute praticamente a prezzi di produzione?

- Esatto.

- Non sapevo che fossi così ingenuo.

- Ma quale ingenuità!

- E che? Non sai che per produrre farmaci c'è bisogno di un fiume di denaro per la ricerca?

- Certo che lo so, bisogna trovare i soldi in altri modi.

- Sì, seminando gli zecchini come faceva Pinocchio! Ma dai!

- Ascoltami, se lo scopo della ricerca scientifica è solo quello di fare soldi a palate, di distribuire laute stock options ai managers e ricchi dividendi agli azionisti ...beh in effetti è difficile reperire fondi in modo alternativo ...ma se lo scopo principale è trovare soluzioni che aiutino la gente a vivere meglio, ti dico che è possibile.

- Ah sì? E come?

- Mi viene in mente l'esempio italiano, dal 2006 è possibile destinare il 5 per 1000 delle imposte per la ricerca.

- Non penso che possa bastare.

- Si potrebbe aumentare questa quota.

- Se si aumentano troppo le spese per la ricerca, lo Stato sarà costretto a tagliare altre spese oppure ad aumentare le tasse!

- No, se i "frutti" fossero donati alla comunità.

- E cioè? Spiegati meglio.

- Torniamo all'esempio della farmaceutica ...se la ricerca fosse finanziata da libere donazioni o da finanziamenti statali e se poi le formule dei farmaci scoperti fossero distribuite con licenze che permettono il libero utilizzo senza dover pagare royalties, il costo delle medicine verrebbe abbattuto, facendo risparmiare una barca di soldi agli Stati nazionali, secondo me molti di più di quelli spesi per la ricerca.

- Insomma in questo modo ci guadagnano tutti?

- Gli Stati risparmiano sulle ingenti spese sanitarie, la gente può curarsi a costi inferiori e ai ricercatori viene corrisposto uno stipendio dignitoso con cui vivere.

- Beh ...in effetti ora che ci penso ...non hai tutti i torti.

- Non dirmi che adesso anche tu vuoi sostenere la cultura della "diffusione libera"?

- E perché no?

- E allora comincia nel tuo piccolo.

- Cosa dovrei fare?

- Noi vogliamo che libri, musica, farmaci, software, ecc. diventino a "diffusione libera" e non più con royalties o licenze a pagamento, ma questo non può avvenire improvvisamente da un giorno all'altro, c'è bisogno che cambi la mentalità della gente, è una questione culturale.

- Sì ma io non sono un ricercatore.

- Lo so benissimo, ma per cambiare la cultura dominante non c'è bisogno di essere dei ricercatori. Una volta mi hai detto che avevi realizzato un sito internet sul quale hai pubblicato manuali di informatica ...ce l'hai ancora?

- Certo e lo aggiorno spesso.

- E allora scrivi un disclaimer o una nota nella quale dichiari di consentire a chiunque lo desideri di copiare e diffondere liberamente i tuoi manuali.

- Devo scrivere una formula precisa?

- No scrivi quello che vuoi, bastano poche righe.

- In effetti che fastidio mi può dare un ragazzino che si stampa un mio manuale, lo fotocopia e lo ragala ad un suo amico?

- Bravo, hai capito.

- Thomas ora devo andare via ...grazie per i consigli che mi hai dato!

- Di niente Gigi ...ciao!